Imprenditore, padre e sognatore.
Chi sono io? Spiegarlo non è semplice. In me intercorrono personalità diverse.
Sono un imprenditore che percorre mediamente 175 miglia aeree l’anno e che contribuisce alla realizzazione di importanti progetti in tutto il mondo.
Prima che imprenditore però sono un uomo: padre di tre bambini, figlio e fratello. Ho avuto la fortuna di nascere in una splendida famiglia ed ereditare il nome di mio nonno, il fondatore del gruppo Caucci. Lui mi ha insegnato i valori e l’etica del lavoro facendomi prima sudare nelle cave e poi mandandomi a studiare all’estero. Grazie a lui sono l’imprenditore e la persona che sono oggi.
L’eredità e l’importanza del fallimento
Sono consapevole che essere l’erede di un prestigioso marchio conosciuto in tutto il mondo è una responsabilità immensa, ma solo con l’umiltà e l’amore per questo lavoro e questa pietra, si può continuare ad onorare il lavoro della mia famiglia e accrescere la nostra conoscenza dei mercati mondiali.
Sarebbe troppo semplice raccontare dei miei successi, a me piace invece parlare degli insuccessi. Tutti falliscono, e io ho fallito diverse volte nella vita privata come in quella lavorativa. Il vero coraggio e forza sta nell’ammettere il fallimento e rialzarsi dopo la sconfitta. Se oggi ho successo come imprenditore e come uomo è anche grazie agli insuccessi.
La mia filosofia
Il mio modo di concepire il business è frutto degli insegnamenti, dell’esperienza e della lungimiranza dei miei maestri: mio nonno e mio padre.
Tutte le mie azioni sono orientate alla crescita e alla valorizzazione del nostro brand attraverso un’attenzione quotidiana alla qualità del lavoro e dei rapporti umani.